Se è arte non può essere popolare e se è popolare non può essere arte.— Arnold Schönberg
Se è arte non può essere popolare e se è popolare non può essere arte.
Il genio impara solo da sé stesso, il talento soprattutto dagli altri.
Un artista è come un melo: quando è giunta stagione comincia a sbocciare e poi a produrre mele.
Qualcuno doveva pur esserlo. È toccato a me.
Il talento è la capacità di imparare. Il genio è la capacità di evolversi.
Gershwin è stato indubbiamente un innovatore. Ciò che ha creato con il ritmo, con l'armonia e la melodia non è esclusivamente un fatto stilistico.
Quando si parla o scrive, la vera arte consiste nel nascondere l'arte.
Le uniche persone che dovrebbero interessarsi all'arte (o alle varie arti) sono quelle che la praticano o lo hanno fatto o aspirano a farlo. L'idea di un "pubblico" è completamente sbagliata. Il pubblico di un artista è fatto dai suoi pari.
L'arte è ad un tempo rappresentativa e simbolica.
C'è un'"arte", che s'impara vivendo. È l'arte del non fare.
Io non penso all'arte quando lavoro. Io tento di pensare alla vita.
Chi dice romanticismo dice arte moderna, cioè intimità, spiritualità, colore, aspirazione verso l'infinito, espressi con tutti i mezzi presenti nelle arti.
Correre è un arte, ma correre con passione è la vera arte.
L'arte, insomma, è il tentativo reiterato, che commuove perfino l'intelligenza, di sbrogliarsela in questo mondo e nelle sue avversità, cosa che, come sappiamo, è possibile solo facendo ripetutamente uso della menzogna e della falsità, dell'ipocrisia e dell'autoinganno.
La civiltà greca ci dichiara che nelle rappresentazioni artistiche altro è sentire altro è vedere. Vedere è peggio, è più impressionante.
Ci sono due modi di non amare l'arte. Uno è di non amarla. L'altro di amarla razionalmente.