Occorre far capire che finché l'arte resta estranea ai problemi della vita, interessa solo a poche persone.
L'arte è ricerca continua, assimilazione delle esperienze passate, aggiunta di esperienze nuove, nelle forma, nel contenuto, nella materia, nella tecnica, nei mezzi.
Non ci deve essere un'arte staccata dalla vita: cose belle da guardare e cose brutte da usare.
Quando tutto è arte niente è arte.
L'arte è ESPLOSIONE!!!
L'azione è la grande novità del linguaggio: "Fare ciò che si sa". L'arte, sarà tanto più libera quanto più sarà antiletteraria.
La vita imita l'arte più di quanto l'arte non imiti la vita.
L'arte è un bisogno di distruggersi e di sparpagliarsi, grande inaffiatoio di eroismo che inonda il mondo.
L'arte è la nostra vigorosa protesta, il nostro coraggioso tentativo di insegnare alla natura il proprio ruolo.
L'arte, io non lo so se sia eterna o provvisoria, se la forma d'arte nella quale viviamo per molti secoli ci si sia connaturata come sangue, ma so che questa carica, che noi abbiamo oggi, è una carica di comprensione della vita.
L'arte non è imitazione della realtà, ma interpretazione individuale di essa.
La grande arte è fatta per suscitare, creare l'estasi. Più fine la qualità di questa estasi, più fine l'arte. Solo l'arte minore si contenta del piacevole.
L'arte non chiede mai a nessuno di fare nulla, di pensare nulla, di essere nulla. Esiste come esiste l'albero, si può ammirare, ci si può sedere alla sua ombra, si possono coglierne banane, si può tagliarne legna da ardere, si può fare assolutamente tutto quel che si vuole.
L'arte mi sembra essere soprattutto uno stato d'animo.
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