L'uomo è un miracolo privo d'interesse.
Completamento alla scommessa di Pascal: e se avendo sottoscritto delle balordaggini potesse costarci l'immortalità?
Chi uccide un uomo è un assassino. Chi uccide milioni di uomini è un conquistatore. Chi li uccide tutti è un Dio.
È il destino dell'uomo crearsi dèi sempre più credibili ai quali crederà sempre meno.
Un amico è un uomo che trova più credito di chiunque altro quando parla male di noi.
Tal e quale la stirpe delle foglie è la stirpe degli uomini.
L'uomo non è che un fuscello, il più debole della natura, ma è un fuscello che pensa.
L'uomo non è un essere naturale: è un essere naturale umano.
Ben scrisse un sofista greco, che l'uomo è la misura delle cose: ma si dimenticò che le cose sono misura dell'uomo.
Che cos'è l'uomo, quando ci pensi, se non una macchina complicata e ingegnosa per trasformare, con sapienza infinita, il rosso vino di Shiraz in orina?
L'uomo non va da nessuna parte. Tutto viene all'uomo, come il domani.
L'uomo è un microcosmo di pazzia.
L'uomo è il prodotto dei suoi errori.
Un uomo è come una frazione il cui numeratore è quello che è, e il cui denominatore quello che pensa di sé. Più grande è il denominatore, minore la frazione.
L'uomo è per natura un animale politico.