L'uomo è per natura un animale politico.— Aristotele
L'uomo è per natura un animale politico.
È a causa del sentimento della meraviglia che gli uomini ora, come al principio, cominciano a filosofare.
È difficile, talvolta, discernere che cosa e a quale costo si deve scegliere e che cosa e per qual vantaggio si deve sopportare, ma ancor più difficile è perseverare nelle decisioni prese.
Le rivoluzioni dunque non riguardano piccole questioni, ma nascono da piccole questioni e mettono in gioco grandi questioni.
Facciamo la guerra per poter vivere in pace.
Lo stato delle stelle, in confronto all'uomo, sarebbe penoso se l'eccellenza dell'anima venisse ad esso negata e attribuita invece alle formiche, agli scarafaggi o alle erbe.
Una delle preoccupazioni più antiche dell'umanità è stata quella della preparazione e dell'addestramento della gioventù alla lotta per la vita.
Lo stipite umano è ordinato esso pure a spandere discosto da sé le propagini e i semi; e ogni germe nuovo dee nudrirsi del terreno ove cade, non del tronco da cui si origina.
L'uomo è l'immagine dei suoi pensieri.
Non esistono problemi; ci sono soltanto soluzioni. Lo spirito dell'uomo crea il problema dopo. Vede problemi dappertutto.
Si è sempre tentato di tenere insieme gli uomini con la forza o le minacce. La minaccia dell'inferno era un tentativo di questo tipo.
L'uomo è come un albero, la fatica del corpo sono le foglie, la custodia del cuore il frutto.
Bisogna veramente che l'uomo muoia perché altri possa appurare, ed ei stesso, il di lui giusto valore.
Fra uomo e donna non può esserci amicizia. Vi può essere passione, ostilità, adorazione, amore, ma non amicizia.
Forse l'esperienza giova a questo o a quell'uomo. All'umanità non giova niente.
L'uomo è un animale che ragiona piuttosto che ragionevole, per la maggior parte governato dall'impulso della passione.