Non si leggono i classici per dovere o per rispetto, ma solo per amore.— Italo Calvino
Non si leggono i classici per dovere o per rispetto, ma solo per amore.
Ci telefoniamo perché solo nel chiamarci a lunga distanza si perpetua il richiamo della lontananza, il grido di quando la prima grande crepa della deriva dei continenti s'è aperta sotto una coppia di esseri umani.
La vita d'una persona consiste in un insieme d'avvenimenti di cui l'ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l'insieme.
Anche questo è un vantaggio del correre rispetto agli altri sport: ognuno va per conto suo e non ha da rendere conto agli altri.
La vita di una persona consiste in un insieme di avvenimenti di cui l'ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l'insieme.
D'una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda.
Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire.
Quando un libro è uscito è tempo, per l'autore, di rimorsi.
I libri pensano per me.
Un libro è uno specchio. Se ci si guarda una scimmia, quella che compare non è evidentemente l'immagine di un apostolo.
Ciò che è stato scritto senza passione, verrà letto senza piacere.
Se vogliamo moltiplicarci, non dobbiamo agire, fuggire, viaggiare in India o a Tahiti, ma scegliere un libro nuovo nella frusciante foresta di pagine che avvolge i muri della nostra stanza.
L'amore dei libri è fonte, per sé solo, di mille piaceri vivissimi, piaceri della vista, del tatto, dell'odorato. Certi libri, si gode a palparli, a lisciarli, a sfogliarli, a fiutarli.
Non è né il meglio né il peggio di un libro, ciò che in esso è intraducibile.
Il libro è l'oppio dell'Occidente.
Nei libri che ricordiamo c'è tutta la sostanza di quelli che abbiamo dimenticato.