Non si deve eludere l'incomprensibile, ma nemmeno servirsene come spiegazione.— Jean Rostand
Non si deve eludere l'incomprensibile, ma nemmeno servirsene come spiegazione.
La morale è ciò che resta della paura quando la si è dimenticata.
Ammiro il libro che mi obbliga a leggerlo.
È l'inerte che prevale nell'universo e non ciò che vive. Morire è passare dalla parte del più forte.
Pensare? Perché pensare! Abbiamo i computer che lo fanno per noi.
Mi sarebbe piaciuto essere di quelli che, con piccole frasi, fanno venire a noia i lunghi svolgimenti.
Ma dovrebbe pur essere possibile far capire ai giovani che la verità non è soltanto bella ma è piena di mistero e che non occorre darsi al misticismo per vivere delle meravigliose avventure.
Il mondo è pieno di questi esseri incompleti che camminano su due piedi e degradano l'unico mistero che rimane: Il sesso.
L'arte, in fondo, come tante fra le cose più belle, vien meglio un po' di nascosto.
Ogni creatura umana è composta in modo da esser per tutte le altre un profondo segreto e un profondo mistero.
Il mistero, nella vita, è grande, e il meglio che ci sia da fare, è quello di stare stretti più che si possa agli altri, cui il medesimo mistero affanna e spaura.
Ho sempre pensato che la musica dovrebbe essere soltanto silenzio, il mistero del silenzio che cerca di esprimersi.
All'uomo più saggio, ampia com'è la sua visione. La Natura resta di una certa infinita profondità, di una certa infinita espansione e tutta l'esperienza finora raggiunta limita se stessa a pochi secoli calcolati e miglia quadrate misurate.
I parlamentari non amano che siano rese note le loro attività.
Le cose del tempo non è possibile intenderle e valutarle a dovere, se l'animo non si erge ad un'altra vita, ossia all'eterna: senza la quale la vera nozione del bene morale necessariamente dileguasi, anzi l'intera creazione diventa un mistero inspiegabile.
Dobbiamo saper accettare le cose umili e oscure di tutti i giorni: diventano irritanti solo se non sono capite.