I classici sono quei libri che ti fanno odiare la scuola.— Kurt Tucholsky
I classici sono quei libri che ti fanno odiare la scuola.
L'umanità i dilemmi non li risolve, ma li pianta lì.
Il cristianesimo è una potenza incredibile: è un'opera grandiosa il fatto che i missionari tornino dall'Asia senza essere convertiti.
L'uomo è un essere che fa rumore, cattiva musica e lascia abbaiare il cane. Solo qualche rara volta sta zitto, ma allora è morto.
Deve essere assolutamente facile dire in mezz'ora se un libro vale qualcosa o non vale niente. Dieci minuti bastano, se uno ha istinto per la forma.
Un uomo che legge dovrebbe essere un uomo intensamente vivo. Il libro dovrebbe essere una palla di luce nelle sue mani.
A non leggere troppi libri, quante mai cose s'imparano!
Dai libri che rileggi conosco la tua età, la tua indole, quello che hai sofferto, quello che speri.
Vi ha gente che è sempre del parere dell'ultimo libro che legge.
Quanti uomini hanno datato l'inizio d'una nuova era della loro vita dalla lettura di un libro.
I libri sono cose già pensate, già fatte, già dette, che tu devi elaborare, fare tue. Il tuo interlocutore di carta è sempre gentile, paziente, non ti lascia mai a metà strada. È una persona che ti chiede di ascoltarlo, con il quale puoi fare dei viaggi meravigliosi.
Quanto più, col passare del tempo, talune esigenze di divertimento e di istruzione di massa potranno essere soddisfatte mediante altre invenzioni, tanto più il libro riacquisterà dignità e autorità.
I libri sono di chi li legge.
Per ogni libro degno di essere letto c'è una miriade di cartastraccia.