I veri libri devono essere figli non della luce e delle chiacchere ma dell'oscurità e del silenzio.— Marcel Proust
I veri libri devono essere figli non della luce e delle chiacchere ma dell'oscurità e del silenzio.
Ci sono pochissime donne che si vestono bene, ma alcune sono meravigliose.
Più tardi si vedono le cose in modo più pratico, pienamente conforme con il resto della società, ma l'adolescenza è il solo tempo in cui si sia imparato qualcosa.
La rassegnazione, modalità dell'abitudine, permette a certe forze di accrescersi indefinitamente.
Ho molto amato la vita, ho molto amato le arti.
Ogni lettore, quando legge, legge sé stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che è offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso.
Dai libri che rileggi conosco la tua età, la tua indole, quello che hai sofferto, quello che speri.
I libri sono gli amici più tranquilli e costanti, e gli insegnanti più pazienti.
Un libro non è soltanto, o non è sempre, un tempio delle idee o un'officina di musica e luce, è anche un luogo oscuro di sfoghi e di rimozioni, dove si combatte un duello senza pietà, con la sola scelta di guarire o morire.
La scuola e l'università dovrebbero servire a far capire che nessun libro che parla d'un libro dice di più del libro in questione; invece fanno di tutto per far credere il contrario.
Non leggere più nessun libro che sia nato e sia stato battezzato nello stesso tempo.
Un classico è un'opera che provoca incessantemente un pulviscolo di discorsi critici su di sé, ma continuamente se li scrolla di dosso.
L'unica opera grande e perfetta è quella che non si sogna mai di realizzare.
Dai libri imparo meno che dalla vita; un solo libro mi ha molto insegnato: il vocabolario. Ma adoro anche la strada, ben più meraviglioso vocabolario.
Giudicare poco importante un libro non appena si scopre che mira a un qualunque fine. La prima qualità richiesta ai libri di qualità è la necessità.
I nemici dei buoni libri e del buon gusto non sono comunque coloro che disprezzano i libri, ma chi legge di tutto.