È dolce quello che tu mi dici, ma più dolce è il bacio che ho rubato alla tua bocca.— Heinrich Heine
È dolce quello che tu mi dici, ma più dolce è il bacio che ho rubato alla tua bocca.
È il genio, come una perla nell'ostrica, solo una splendida malattia?
Non chiedetemi che cosa ho, ma che cosa sono.
Gli avvocati, questi girarrosti delle leggi che, a forza di girarle e rigirarle, finiscono per cavarne un arrosto per loro.
Il comunismo possiede un linguaggio che ogni persona può comprendere: i suoi elementi sono fame, invidia, e morte.
Un libro, come un bambino, ha bisogno di tempo per nascere. I libri scritti in fretta mi ispirano diffidenza nei confronti dell'autore. Una donna per bene non dà alla luce un figlio prima dei nove mesi di rito.
Le loro labbra erano quattro rose su uno stelo, e nell'estate della loro bellezza si baciarono.
I baci non durano; saper cucinare sì!
Non baciare la moglie del tuo prossimo, a meno che questi non accarezzi la tua.
Beati coloro che si baceranno sempre al di là delle labbra, varcando il confine del piacere, per cibarsi dei sogni.
I baci non sono anticipo d'altre tenerezze, sono il punto più alto.
Mi domando chi sia stato lo sciocco che inventò il bacio.
Non sprecarli. Ma non contarli.
Il sole abbraccia la Terra e i raggi di Luna baciano il mare. Ma a che vale tutto questo baciare, se tu non baci me?
Un bacio legittimo non vale mai un bacio rubato.
Ci si bacia ad occhi chiusi forse anche per non ridere.