Che cos'è il piacere, se non un dolore straordinariamente dolce.
Dove le parole finiscono, inizia la musica.
Il commerciante ha in tutto il mondo la medesima religione.
Gli avvocati, questi girarrosti delle leggi che, a forza di girarle e rigirarle, finiscono per cavarne un arrosto per loro.
Se, come molti credono, viviamo ancora nella giovinezza dell'umanità, allora il cristianesimo è una delle più stravaganti fra le sue idee infantili, che fanno molto più credito al suo cuore che al suo cervello.
Il comunismo possiede un linguaggio che ogni persona può comprendere: i suoi elementi sono fame, invidia, e morte.
E per tutti il dolore degli altri è dolore a metà.
È proprio una vergogna per un individuo assennato che il rimedio al dolore sia la stanchezza di soffrire: è meglio che sia tu a lasciare il dolore, non il dolore te.
Chiunque può sopportare un dolore tranne chi ce l'ha.
Dopo millenni di odi e di guerre per lo meno dovremmo avere imparato questo: che il dolore non ha bandiera.
Ho bevuto perché volevo annegare i miei dolori, ma ora queste cose dannate hanno imparato a nuotare.
Io amo e vivo in silenzio ma dietro ogni sorriso nascondo una lacrima di dolore.
In una scala da 1 a 10, come valuti il tuo dolore?
Può dire di non essere mai andato a scuola chi non fu alla scuola del dolore.
È probabile che i tormenti del martirio li sentono più acutamente gli astanti. I tormenti sono illusori. La prima sofferenza è l'ultima sofferenza, perché le lesioni successive si perdono nell'insensibilità.
Anche l'uomo più sano e più sereno può risolversi per il suicidio, quando l'enormità dei dolori e della sventura che si avanza inevitabile sopraffà il terrore della morte.