Dolore è più dolor, se tace.
Il poeta, se è e quando è veramente poeta, cioè tale che significhi solo ciò che il fanciullo detta dentro, riesce perciò ispiratore di buoni e civili costumi, d'amor patrio e familiare e umano.
Il dolore del poeta è di così mirabile natura che anche quando il suono ne è triste, l'eco ne è dolce.
Manina chiusa, che nel sonno grande stringi qualcosa, dimmi cosa ci hai! Cosa ci ha? cosa ci ha? Vane domande: quello che stringe, niuno saprà mai.
Uomini, pace! Nella prona terra troppo è il mistero; e solo chi procaccia d'aver fratelli in suo timor, non erra.
La poesia, non ad altro intonata che a poesia, è quella che migliora e rigenera l'umanità, escludendone, non di proposito il male, ma naturalmente l'impoetico.
Il più piccolo dolore nel nostro mignolo ci preoccupa e c'infastidisce di più della distruzione di milioni di nostri simili.
L'uomo molto giovane è un animale ribelle al dolore.
L'unico modo per vedere le stelle non è desiderare, ma farsi male!
Gran forza inspira E fierezza il dolor quando lo move Amor tradito.
Parole, frasi, idee, non importa quanto sottili o ingegnose, i voli più folli della poesia, i sogni più profondi, le visioni più allucinanti, non sono altro che rozzi geroglifici cesellati nella sofferenza e nel dolore per commemorare un evento non comunicabile.
Anche il dolore è una medicina.
Se il vero dolore consistesse in uno schiaffo...
Il dolore non è affatto un privilegio, un segno di nobiltà, un ricordo di Dio. Il dolore è una cosa bestiale e feroce, banale e gratuita, naturale come l'aria.
Probabilmente dovreste togliere strati sopra strati di dolore per vedere perché ogni cosa che vedo è cosi malata.
Non ci consoliamo dai dolori, semplicemente ce ne distraiamo.
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