Il dolore precede ogni piacere ed è il principio motore dell'uomo.
Il disordine medesimo di consumare più che non si riproduce è uno sprone a maggiormente riprodurre.
Nella troppa disuguaglianza delle fortune, egualmente che nella perfetta eguaglianza, l'annua riproduzione si restringe al puro necessario, e l'industria s'annienta, poiché il popolo cade nel letargo.
La tortura non è un mezzo per iscoprire la verità, ma è un invito ad accusarsi reo egualmente il reo che l'innocente; onde è un mezzo per confondere la verità, non mai per iscoprirla.
Il denaro è la merce universale: cioè a dire è quella merce la quale per la universale sua accettazione, per il poco volume che ne rende facile il trasporto, per la comoda divisibilità, e per la incorruttibilità sua è universalmente ricevuta in iscambio di ogni merce particolare.
Nei disastri pubblici l'umana debolezza inclina sempre a sospettarne cagioni stravaganti anzi che crederli effetti del corso naturale delle leggi fisiche.
Il dolore è leggero se non lo accresci con la tua suggestione.
Poco ha doglia chi, dolendo, tace.
Non esistendo dolore, sua nascita e suo arresto, non può logicamente esistere neppure il cammino, il quale consiste nell'arresto del dolore.
Il dolore è la forma più intensa di vita, è sovreccitazione: quindi, il ricerchiamo.
Un'ora breve di dolore c'impressiona lungamente; un giorno sereno passa e non lascia traccia.
Il bello della musica è che quando ti colpisce non senti dolore.
Arcano è tutto, fuor che il nostro dolor.
Il suo dolore era stato maggiore del mio. Quel dolore delinea il confine che ci separa. La sua morte mi ha insegnato a guardarmi dentro e a mantenermi distante. Quel dono di consapevolezza mi ha salvato la vita.
Abbandona l'ira, trascura l'orgoglio, passa oltre ogni vincolo: nessun dolore tocca l'uomo distaccato da nome e forma, e che non possiede nulla.
Buttarsi intorno il dolore come un mantello.
Trova un lavoro che ti piaccia ed avrai cinque giorni in più per ogni settimana.
L'uomo avido di potere incontra la sua rovina nel potere, l'uomo bramoso di denaro nel denaro, il sottomesso nella servitù, il gaudente nel piacere. E così il lupo della steppa si rovinò con l'indipendenza.
Il piacere è l'esca del peccato.
L'anima del piacere è nella ricerca del piacere stesso.
Non ci sarà mai cosa che possa piacere a tutti.
In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia.
La maggior parte degli uomini inseguono il piacere con tanta fretta impetuosa che che lo scavalcano frettolosamente.
Nessun uomo civile si rammarica mai per un piacere e nessun uomo incivile sa che cosa sia un piacere.
Ogni piacere ha il suo momento culminante quando sta per finire. In mezzo agli stessi piaceri nascono le cause del dolore.
L'angoscia e il dolore. Il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere.
Login in corso...