La più perfetta e terrorizzante opera d'arte dell'umanità è la sua ripartizione del tempo.— Elias Canetti
La più perfetta e terrorizzante opera d'arte dell'umanità è la sua ripartizione del tempo.
Prima di osare contro i lupi le pecore si volgono verso le lepri.
I libri che recensiva li leggeva soltanto in seguito. Così sapeva già quello che ne pensava.
Chi vuole pensare deve rinunciare a "darsi da fare".
I morti si nutrono di giudizi, i viventi di amore.
Non vedo in nessun luogo un Dio della vita, vedo dei ciechi, che guarniscono con Dio i loro misfatti.
C'è un solo modo di dimenticare il tempo: impiegarlo.
Essere in grado di riempire il tempo a disposizione è l'ultimo prodotto della civilizzazione.
Diciamo di ammazzare il tempo come se, purtroppo, non fosse il tempo ad ammazzare noi.
Niente ci appartiene, solo il tempo è nostro.
Come se si potesse ammazzare il tempo senza ferire l'eternità.
Il tempo basta a tutto, se lo si gestisce con la parsimonia necessaria. Per noi è breve la giornata di cui perdiamo la maggior parte.
Il tempo è un grande maestro, ma sfortunatamente uccide tutti i suoi studenti.
L'uomo moderno pensa di perdere qualcosa del tempo quando non fa le cose in fretta. Però non sa che farsene del tempo che guadagna, tranne ammazzarlo.
Il calendario è un'invenzione degli uomini; per lo spirito, il tempo non esiste.
Niente mi rende tanto perplesso quanto il tempo e lo spazio, e niente mi preoccupa meno, perché non ci penso mai.