Un Dio che occulta la sua creazione. E vide che non era buona.— Elias Canetti
Un Dio che occulta la sua creazione. E vide che non era buona.
L'uomo ha raccolto tutta la saggezza dei suoi predecessori, e guardate quanto è stupido!
La caducità delle teorie scientifiche le rende disprezzabili, ma quanto sono caduche le grandi religioni universali, se le misuriamo su ciò che le ha precedute!
Il sapere tende a farsi vedere. Se lo si tiene segreto, deve vendicarsi.
La prima e più saliente contrapposizione è tra uomini e donne; la seconda, fra i vivi e i morti; la terza, fra amici e nemici.
Una noia mortale emana da quelli che hanno ragione e lo sanno.
Il creatore non voleva guardare sé stesso, e allora creò il mondo.
Dio è morto creandoci, noi siamo un'opera postuma.
Dio non avrebbe creato il mondo, se l'averlo creato escludesse il crearlo: l'ha creato in modo tale che continua a crearlo sempre, senza interruzione.
Quando Dio vide che tutto era buono la fede umana gli ha attribuito la vanità ma non l'incertezza del creatore.
Dio era soddisfatto della sua opera, e questo è un errore fatale.
L'esistenza di una creazione senza Dio, senza scopo, mi sembra meno assurda che la presenza di un Dio perfetto, che crea un uomo imperfetto per fargli correre il rischio di una punizione infernale.
Una creazione che non abbia all'origine l'amore è inconcepibile.
Non ho una buona opinione del mondo creato: un incubo da indigestione, durante una siesta di Dio.
È la creazione che crea il creatore, non viceversa.
Nessuno è infallibile. La creazione dell'uomo ne è la prova.