Per quello che mi riguarda, se un libro è ben scritto, lo trovo sempre troppo corto.— Jane Austen
Per quello che mi riguarda, se un libro è ben scritto, lo trovo sempre troppo corto.
È molto meglio scegliere che essere scelti, ispirare riconoscenza che sentirla.
Essere troppo prudenti può costituire anche uno svantaggio. Se una donna nasconde i suoi sentimenti con tanta cura anche all'oggetto amato, può perdere l'occasione di conquistarlo, e in questo caso sarebbe una ben magra consolazione pensare che nessuno ne ha saputo mai nulla.
Tanti guai sono provocati dalla vanità applicata a una mente debole.
Nessun incanto è pari alla tenerezza del cuore.
Una persona che sa scrivere una lunga lettera con facilità non può scrivere male.
Un buon libro rende migliore colui che l'ha scritto.
A che serve un libro senza dialoghi né figure?
Di tutte le cose i libri sono stati quelli che ho più amato.
Si possono leggere libri scritti da persone la cui compagnia non ci riuscirebbe gradevole, e dunque un'elevata cultura spirituale ci induce a poco a poco a trovare il nostro godimento quasi esclusivamente nella lettura dei libri e non nella conversazione con le persone.
I libri brutti sono come le donne brutte: non ci si può mica cavarne fuori molto.
Si può essere colti sia avendo letto dieci libri che dieci volte lo stesso libro. Dovrebbero preoccuparsi solo coloro che di libri non ne leggono mai. Ma proprio per questa ragione essi sono gli unici che non avranno mai preoccupazioni di questo genere.
I libri condussero alcuni alla saggezza, altri alla follia.
Nessun vascello c'è che, come un libro, possa portarci in contrade lontane.
I libri hanno valore soltanto se conducono alla vita, se servono e giovano alla vita, ed è sprecata ogni ora di lettura dalla quale non venga al lettore una scintilla di forza, un presagio di nuova giovinezza, un alito di nuova freschezza.