Un libro indegno di essere letto una seconda volta è indegno pure di essere letto una prima.— Carlo Dossi
Un libro indegno di essere letto una seconda volta è indegno pure di essere letto una prima.
Il falso amico è come l'ombra che ci segue fin che dura il sole.
Il sorriso è alla bellezza, quello che il sale è alle vivande.
Non c'è cacciatore che non vanti il suo cane, non c'è vignaiolo che non vanti il suo vino, non cavaliere che non vanti il suo nastro. Ma pochi sono i mariti gloriosi delle lor mogli.
La servitù nasce e vive dalla comune viltà. Tutte le declamazioni contro gli abusi della tirannide sono meno efficaci che il dire ai servi: contatevi.
Agli esami, i professori cercano più di far sapere allo scolare che loro sanno, che non di conoscere se lo scolare sappia.
È un buon libro quello che si apre con aspettativa e si chiude con profitto.
Mai imprestar libri, non uno fa ritorno; i soli che ho in biblioteca sono quelli che altri mi hanno imprestato.
Vi ha gente che è sempre del parere dell'ultimo libro che legge.
Troppi libri sono dispersivi: dal momento che non puoi leggere tutti i volumi che potresti avere, basta possederne quanti puoi leggerne.
Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto.
Un libro è uno specchio. Se ci si guarda una scimmia, quella che compare non è evidentemente l'immagine di un apostolo.
Gli uomini non capiscono i libri finché non hanno vissuto un po', o in ogni caso, nessun uomo capisce un libro profondo finché non ha visto o vissuto almeno parte del contenuto di esso.
Un libro capace di trasformare il lettore. Ogni scrittore aspira a questo risultato, anche se non è credibile che esso possa essere ottenuto da "un" solo libro.
Sono i libri che un uomo legge, quelli che lo accusano maggiormente.
I libri vanno letti con la stessa cura e con la stessa riservatezza con cui sono stati scritti.