Che è l'onestà se non la paura della prigione?— Carlo Dossi
Che è l'onestà se non la paura della prigione?
L'uomo destinato alla gloria non teme la povertà e la miseria perché sa che nella miseria il suo ingegno diverrà genio.
Il mondo non può sostenersi senza ingiustizia.
L'amore o a dir meglio l'abitudine all'isolamento noi l'acquistiamo e si accentua in noi invecchiando.
Dicono che la filosofia è la medicina dell'anima. Ammettiamolo. Ma insieme, ammettendone anche le sue conseguenze, diremo che la filosofia come la medicina è per i malati e non per i sani. Come la medicina poi è un veleno e ogni veleno, se in breve quantità, giova, in grande uccide.
Non vivere con la paura di morire, ma muori con la gioia di aver vissuto.
La paura uccide la mente.
La paura nasce dovunque Dio muore nella coscienza degli essere umani. Ognuno sa, sebbene oscuramente e con timore, che dovunque Dio muore nella coscienza della persona umana, lì segue inevitabilmente la morte dell'uomo, ch'è immagine di Dio.
La paura si vince non col coraggio ma con una paura più grande. Tutti gli eroi ne fanno esperienza.
Ho sempre basato le mie scelte sulla paura, o meglio sul rifiuto della paura.
La paura si impadronisce degli uomini perché essi vedono accadere sulla terra molte cose delle quali non riescono a cogliere la causa e quindi la attribuiscono a una divinità.
Vi mostrerò la paura in una manciata di polvere.
Si immagini da qualche parte in un romanzo, questo la aiuterà a lottare contro la paura.
La mia più grande paura è di non essere capito.
Che differenza c'è se ci cade addosso il casotto delle sentinelle o un monte? Nessuna. Eppure c'è chi teme di più quest'ultima evenienza, sebbene entrambe siano ugualmente mortali: abbiamo più paura delle cause che degli effetti.