Chi non riesce a essere leone, si accontenta di fare la scimmia.
Non bisogna temere la malinconia, perché temendola la feriamo e la rendiamo più aggressiva. Conviene accettarla educatamente, la si può persino gustare.
Ormai non ci si stupisce che divorzino, ci si stupisce che si sposino.
L'uomo si adatta a tutto, anche ai propri simili.
Ai critici che si improvvisano narratori consiglierei un nuovo genere letterario: l'autostroncatura.
Gli intellettuali sono divisi su tutto, ma uniti dalla cretineria.
Qualcuno ha posto gli esseri umani davanti al dubbio fra essere e non essere, qualcun altro davanti alla scelta fra essere e avere.
Dovremmo essere prima uomini, e poi cittadini.
Si come il ferro s'arruginisce sanza esercizio e l'acqua si putrefà o nel freddo s'addiaccia, così lo 'ngegno sanza esercizio si guasta.
Essere un uomo non significa adempiere l'ideale dell'uomo, ma invece rappresentare sé stesso come singolo.
Chi non è bello a vent'anni, né forte a trenta, né ricco a quaranta, né saggio a cinquanta, non sarà mai bello, forte, ricco o saggio.
È meglio essere odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo.
Tutto quello che posso fare è essere me stesso... chiunque io sia!
Sono sempre con me stesso, e sono io che sono il mio torturatore.
Siamo come le palle da biliardo in una partita tra giocatori inesperti, spinte continuamente in prossimità della buca senza mai finirci se non per caso.
Tu non sei quale in precedenza hai deciso di essere, ma quale oggi scegli di essere.