La via più sicura per la perdizione intellettuale: abbandonare i problemi reali per i problemi verbali.— Karl Popper
La via più sicura per la perdizione intellettuale: abbandonare i problemi reali per i problemi verbali.
La storia dell'evoluzione insegna che l'universo non ha mai smesso di essere creativo o inventivo.
L'anarchismo è un'esagerazione dell'idea di libertà.
Il sapere scientifico non è conoscenza certa: è solo un sapere congetturale.
I filosofi superficiali sono la rovina dell'arte.
Coloro che credono nell'uomo quale è, e non hanno dunque abbandonato la speranza di vincere la violenza e l'irrazionalità, devono esigere che a ogni uomo sia dato il diritto di organizzare autonomamente la propria vita, nella misura in cui ciò è compatibile con gli eguali diritti degli altri.
Il diluvio di giornali, tutti i libri pubblicati anno per anno dagli intellettuali, scivolano sui milioni di uomini dei ceti inferiori come l'acqua sul cuoio unto d'olio.
Un intellettuale è un uomo la cui mente osserva sé stessa.
Gli intellettuali sono divisi su tutto, ma uniti dalla cretineria.
Le cose sarebbero chiarissime se gli intellettuali non le spiegassero.
L'intellettuale è un signore che fa rilegare i libri che non ha letto.
Gli intellettuali sono come la mafia: si uccidono tra di loro.
Gli intellettuali sono destinati a sparire con l'avvento dell'Intelligenza Artificiale com'è avvenuto per gli eroi del cinema muto con l'invenzione del sonoro. Siamo tutti dei Buster Keaton.
L'intellettuale è uno la cui mente si osserva.
Il compito degli intellettuali è quello di ricercare la verità in mezzo all'errore.