Noi abitiamo in un paradiso, ma non ci curiamo di saperlo.— Fëdor Dostoevskij
Noi abitiamo in un paradiso, ma non ci curiamo di saperlo.
Eccoli gli uomini. Vanno avanti e indietro per la strada: ognuno è un mascalzone e un delinquente per natura, un idiota. Ma se sapessero che io sono un omicida e ora cercassi di evitare la prigione, si infiammerebbero tutti di nobile sdegno.
Vivere senza speranza significa rinunciare a vivere.
Non è che io non accetti Dio, è soltanto che in tutta umiltà Gli restituisco il biglietto.
L'amore è un tesoro così inestimabile che con esso puoi redimere tutto il mondo e riscattare non solo i tuoi peccati ma anche i peccati degli altri.
Gli uomini rifiutano i profeti e li uccidono. Ma adorano i martiri e onorano coloro che hanno ucciso.
La morte della democrazia non sarà opera di un assassino in agguato. Più probabilmente sarà una lenta estinzione causata da apatia, indifferenza e denutrizione.
Se c'è un dio, penso che le persone più ragionevoli potrebbero convenire che è come minimo incompetente e forse, dico forse, non gliene frega un cazzo.
Fate ogni cosa con una mente che sappia lasciare andare. Non aspettatevi nessuna ricompensa o premio. Se lasciate andare un poco, avrete un poco di pace. Se lasciate andare completamente, conoscerete la pace e la libertà complete. Le vostre battaglie con il mondo giungeranno al termine.
La capacità di imparare a non reagire ai contenuti della mente come fossero realtà.
Si è morti, si dorme il grande sonno e ci se ne fotte di certe miserie.
Non guardare gli uomini piccoli che ti girano intorno, ma guarda l'uomo grande che è in te.
La politica non mi dice nulla. Non mi piacciono gli uomini indifferenti alla verità.
Non si può dire di volere la pace e lasciare la società com'è, con i privilegi, i pregiudizi, lo sfruttamento, l'intolleranza, il potere in mano di pochi.
Chi ha veramente talento ne ha anche da fregarsene.
Chi tranquillamente rinuncia al bene della vita, che odia l'esistenza quaggiù, talché vi preferisce un'infelice eternità, deve essere niente mosso dalla meno efficace e piú lontana considerazione dei figli o dei parenti.