Perché avremmo una mente se non per fare a modo nostro?— Fëdor Dostoevskij
Perché avremmo una mente se non per fare a modo nostro?
Chiunque voglia sinceramente la verità è sempre spaventosamente forte.
La libertà illimitata e arbitraria si autonega; o non sopporta se stessa, consegnandosi alla legge, oppure si dissolve in uno stato di noia e di indifferenza autodistruttiva, culminando nel suicidio.
Forse egli esagerava oltre ogni limite l'infelicità della propria situazione, ma alle persone vanitose succede sempre così.
L'umanità troverà in se stessa la forza di vivere per la virtù anche senza credere nell'immortalità dell'anima! La troverà nell'amore per la libertà, per l'uguaglianza, per la fratellanza.
La sofferenza, questa è l'unica causa della consapevolezza.
Nulla è impossibile, solo i limiti della nostra mente definiscono alcune cose come inconcepibili.
Essere «uomo» è soltanto un'astrazione mentale, poiché l'«uomo», in verità, non è che un «nodo» nella rete complessa della realtà.
«Non hai mai pensato di tornare?» Che domanda stupida! Ci sono fili che ti aiutano a ritrovare la strada del ritorno e altri intesi a trascinarti indietro. La mente è attratta da quel richiamo ed è difficile sottrarvisi.
Usa molto i tuoi sensi e poco la tua mente.
Nulla contribuisce così tanto alla tranquillità della mente quanto un fermo proposito - un punto sul quale l'anima può fissare il suo occhio intellettuale.
L'atteggiamento ideale è essere fisicamente sciolti e mentalmente serrati.
La pace, la beatitudine, la gioia, non dipendono dalla realizzazione di obiettivi, ma solo da un atteggiamento mentale.
Fintanto che il mio corpo è in forma, la mia mente lavora al massimo della sua capacità.
Per mente tranquilla non intendo altro che una mente ben ordinata.
La grande mente è qualcosa da esprimere, non da immaginare. La grande mente è qualcosa che si ha, non qualcosa da cercare.