L'Inghilterra è la sola amica d'Italia.
Il bene è di rado attraente, è mestieri ricordarsene.
Gli uomini sono come i cani: abbaiano ai mendichi e si gettano addosso ai più deboli. Si divora il ferito, come tra le bestie feroci.
Il mio solo nemico serio oggimai era il russo officiale, od il suo cane, il Cosacco.
Inghilterra: trenta milioni, in maggioranza cretini.
La qualità della conversazione inglese è di essere dissossata, così che, almeno per quanto ne ho udito io, essa è tutta forma e niente contenuto.
Inglesi professori che non imparano altra lingua, inglesi non dovranno mai cambiare moneta, inglesi guideranno sempre dal lato sbagliato per questo chi va a Londra so che ritorna un po' cambiato.
La massima del popolo inglese è: Business as usual.
Gli inglesi non saranno mai schiavi. Avranno sempre la libertà di fare ciò che il governo e l'opinione pubblica pretendono da loro.
Da ogni inglese si sviluppa il gas mefitico della noia.
Se dovessimo venire trascinati in una guerra europea, ogni famiglia in Inghilterra sarebbe in lutto e non solo per la perdita dei nostri cari ma di un intero stile di vita che apprezziamo e alimentiamo da un migliaio di anni.
L'Inghilterra è la madre dei Parlamenti.
L'Inghilterra è il paradiso delle donne, il purgatorio degli uomini e l'inferno dei cavalli.
Gli inglesi sarebbero di gran lunga il primo popolo della terra, se non mancassero loro due virtù elementari e indispensabili per un popolo di cultura: il gusto per la buona cucina e quello per la musica.