Gli inglesi non hanno messo per scritto le loro leggi, se le portano addosso.— Elias Canetti
Gli inglesi non hanno messo per scritto le loro leggi, se le portano addosso.
Nell'oscurità le parole pesano il doppio.
Ognuno dovrebbe vedersi mentre mangia.
Quante letture ci si risparmierebbe, se si conoscessero prima gli scrittori. Tutte le letture?
L'ignoranza non deve impoverirsi con il sapere. Per ogni risposta deve saltare fuori, lontano e apparentemente non in rapporto con essa una domanda che prima dormiva appiattata. Chi ha molte risposte deve avere ancor più domande.
Dare un nome alle cose è la grande e seria consolazione concessa agli uomini.
In Inghilterra la pop art e l'arte bella stanno risolutamente schiena contro schiena.
Inglesi professori che non imparano altra lingua, inglesi non dovranno mai cambiare moneta, inglesi guideranno sempre dal lato sbagliato per questo chi va a Londra so che ritorna un po' cambiato.
Gli inglesi sarebbero di gran lunga il primo popolo della terra, se non mancassero loro due virtù elementari e indispensabili per un popolo di cultura: il gusto per la buona cucina e quello per la musica.
Gli inglesi sono gente moralmente nuda, e vanno in giro così, senza vergogna.
L'Inghilterra è il paradiso delle donne, il purgatorio degli uomini e l'inferno dei cavalli.
Si può paragonare abbastanza esattamente l'interno di una testa inglese a una guida Murray: molti fatti e poche idee.
Da ogni inglese si sviluppa il gas mefitico della noia.
Ho capito vivendo a Londra, che due inglesi fanno un popolo, ma 57 milioni di italiani no.
La placida semplicità dell'ospitalità inglese fa risaltare un po' penosamente quei pranzi americani in cui il personaggio principale occupa tanto posto che quasi non ne rimane più nella stanza.
In Inghilterra, il sistema è gentile e la gente è ostile. In America, la gente è amichevole, e il sistema è brutale.