Quando due inglesi s'incontrano, la prima cosa che fanno è parlare del tempo.
Per tutta la mia vita, sono rimasto a letto fino a mezzogiorno, eppure dico a tutti i giovanotti, e glielo dico con grande sincerità, che chi non si alza presto non farà mai niente di buono.
Nel matrimonio ci son molti dolori, ma nel celibato non c'è alcun piacere.
Sarò conquistato. Non capitolerò.
L'astinenza è facile, la moderazione è difficile.
Meglio essere attaccato che passare inosservato. Perché la peggiore cosa che si possa fare a uno scrittore è non parlare delle sue opere.
Uno dei vantaggi dell'Inghilterra, sui paesi che hanno un clima ragionevole è quello di permettere più di una volta all'anno l'esclamazione: "questo è il primo giorno di primavera!"
Ogni inglese è un'isola.
In Inghilterra la pop art e l'arte bella stanno risolutamente schiena contro schiena.
Se i paesi dovessero avere per nome le parole che vi si sentono per prime, l'Inghilterra si chiamerebbe damn it.
In Inghilterra, il sistema è gentile e la gente è ostile. In America, la gente è amichevole, e il sistema è brutale.
Londra è una moderna Babilonia.
La massima del popolo inglese è: Business as usual.
Un'indifferenza alla logica, laddove possa condurre facilmente a gravi affanni, è una delle più spiccate peculiarità inglesi.
Gli inglesi sarebbero di gran lunga il primo popolo della terra, se non mancassero loro due virtù elementari e indispensabili per un popolo di cultura: il gusto per la buona cucina e quello per la musica.
Dio punisca l'Inghilterra!