La massima del popolo inglese è: Business as usual.
Il comunismo è un indovinello incartocciato in un enigma e rinchiuso in un mistero.
Quelli che sono in grado di vincere una guerra possono raramente realizzare una pace conveniente, e quelli che possono realizzare una buona pace non hanno mai vinto una guerra.
La democrazia funziona quando a decidere sono in due. E uno è malato.
Non posso farvi delle previsioni sulle azioni della Russia. La Russia è un rebus avvolto in un mistero che sta dentro a un enigma.
La persona troppo accomodante non fa che nutrire un coccodrillo nella speranza di essere divorata per ultima.
Londra è una moderna Babilonia.
Quando due inglesi s'incontrano, la prima cosa che fanno è parlare del tempo.
In Inghilterra la pop art e l'arte bella stanno risolutamente schiena contro schiena.
È più facile avere da un inglese venti giuramenti e venti imprecazioni che una lacrima.
Si può paragonare abbastanza esattamente l'interno di una testa inglese a una guida Murray: molti fatti e poche idee.
In Inghilterra il caffè ha sempre il gusto di un esperimento chimico.
La placida semplicità dell'ospitalità inglese fa risaltare un po' penosamente quei pranzi americani in cui il personaggio principale occupa tanto posto che quasi non ne rimane più nella stanza.
Uno dei difetti di Londra dal punto di vista di un uomo il cui cuore sia appena andato a pezzi è che è praticamente priva di luoghi selvaggi in cui si possa avanzare con sguardo impenetrabile.
L'Inghilterra è una nazione di bottegai.
Fra tutti i popoli del mondo, gli inglesi sono i più sciocchi per la parola, i più saggi per l'azione.