La massima del popolo inglese è: Business as usual.— Winston Churchill
La massima del popolo inglese è: Business as usual.
Possiede tutte le virtù che detesto e nessuno dei vizi che adoro.
Il capitalismo è un'ingiusta ripartizione della ricchezza. Il comunismo è una giusta distribuzione della miseria.
Un uomo può perdonare ad un altro uomo qualsiasi cosa, eccetto una cattiva prosa.
Il politico diventa uomo di stato quando inizia a pensare alle prossime generazioni invece che alle prossime elezioni.
Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare.
Gli inglesi non saranno mai schiavi. Avranno sempre la libertà di fare ciò che il governo e l'opinione pubblica pretendono da loro.
Fra tutti i popoli del mondo, gli inglesi sono i più sciocchi per la parola, i più saggi per l'azione.
Gli inglesi sarebbero di gran lunga il primo popolo della terra, se non mancassero loro due virtù elementari e indispensabili per un popolo di cultura: il gusto per la buona cucina e quello per la musica.
Inghilterra: trenta milioni, in maggioranza cretini.
Uno dei difetti di Londra dal punto di vista di un uomo il cui cuore sia appena andato a pezzi è che è praticamente priva di luoghi selvaggi in cui si possa avanzare con sguardo impenetrabile.
L'Inglese è nato per cacciar l'infedele dalle sante pianure, che toccarono quei piedi divini, che per nostra salute furono, son già quattordici secoli, confitti in croce.
In Inghilterra la pop art e l'arte bella stanno risolutamente schiena contro schiena.
La placida semplicità dell'ospitalità inglese fa risaltare un po' penosamente quei pranzi americani in cui il personaggio principale occupa tanto posto che quasi non ne rimane più nella stanza.
L'Inghilterra non è, in fondo, che una vasta, opulenta e vigorosa aristocrazia.