È meglio scrivere piuttosto che osare vivere.— Fernando Pessoa
È meglio scrivere piuttosto che osare vivere.
L'ignoranza è la vera innocenza. Il grande pensatore è lo scaltro per eccellenza.
Cosa è l'ideale se non la confessione che la vita non serve? Cosa è l'arte se non la negazione della vita?
Essere solitario per essere sincero e puro nell'anima. L'uomo ente collettivo è un essere corrotto.
L'orgoglio è la certezza emotiva della propria grandezza. La vanità è la certezza emotiva del fatto che gli altri in noi vedono, o ci attribuiscono, tale grandezza. I due sentimenti non sono necessariamente uniti, ma per natura non sono neanche opposti. Sono diversi ma coniugabili.
Solo una cosa mi meraviglia più della stupidità con cui la maggior parte degli uomini vive la propria vita: è l'intelligenza che c'è in questa stupidità.
Per scrivere bene, in versi come in prosa, niente eguaglia l'avere davvero qualcosa da dire.
Mi figuro, per un inestirpabile pregiudizio di scrittore, che nulla resterà non detto.
Scrivere prosa non dovrebbe essere diverso dallo scrivere poesia; in entrambi i casi è ricerca d'un'espressione necessaria, unica, densa, concisa, memorabile.
Scrivere ti dà sollievo. Persino quando non hai niente da dire, scrivere ti dà sollievo. Ma lo sappiamo, quando non abbiamo niente da dire?
Scrivere è consumare i cattivi stili adoperandoli.
Il pubblico non ha l'obbligo di essere grato alle persone senza talento della fatica che fanno a scrivere.
Scriverà cose degne di essere scritte soltanto colui che sia spinto esclusivamente dalla cosa che gli sta a cuore.
Ho scritto t'amo sulla sabbia. Del gatto.
Dello scrivere bene l'origine e la sorgente è il pensiero saggio.
Mi sono sentito depresso come non mi sentivo dalla pubertà e ho riempito quasi tre taccuini per capire se era un Problema Mio o un Problema Loro.