Saper governare è saper scegliere.— Filippo Pananti
Saper governare è saper scegliere.
V'è una gelosia villana che è un diffidare della persona amata; v'è una gelosia delicata che consiste nel diffidare di sé.
La vera carità è senza ostentazione; simile alla rugiada del cielo cade senza rumore nel seno degli infelici.
La vita è un libro, del quale non ha letto che una pagina sola chi non ha visto che il suo paese natìo.
Chi non trascura il soldo e il quattrino, adagio adagio arriva allo zecchino.
I maggiori difetti dei governi nascono dalla paura di attuare dei radicali cambiamenti interni malgrado una tale necessità venga chiaramente sentita.
Il buon senso ci dice che i tentativi del governo di risolvere i problemi di grandi dimensioni più spesso ne ha creati di nuovi.
Città senza signor, senza governo, cade qual mole suol senza sostegno.
Non si sente più parlare di crescita, concorrenza, semplificazione e la parola sviluppo è sparita dal lessico del governo. L'Italia non ha più né un baricentro né una meta.
Il governo gestisce il Dipartimento per l'Alcol, il Tabacco, e le Armi da Fuoco, quindi dovranno pur sapere una cosa o due su come soddisfare le donne.
Se ci fosse un popolo di dei, si governerebbe democraticamente. Un governo così perfetto non è adatto agli uomini.
Il governo non può dipendere che dal popolo per la sua sopravvivenza e per la sua autorità.
Povere le città governate da un Potere che deve pensare alla propria conservazione!
Da quando le società esistono, un governo, per forza di cose, è sempre stato un contratto d'assicurazione concluso fra i ricchi contro i poveri.
Il governo si espande fino ad assorbire tutti i redditi e poi ancora un po'.