La rabbia rende arguti anche gli uomini ottusi, ma li conserva poveri.
Generalmente nell'umana natura c'è più stupidità che saggezza.
V'è poca amicizia nel mondo, e ancor meno fra eguali.
Le capacità naturali sono come le piante naturali; devono essere potate con accortezza.
La fama è come un fiume che porta a galla le cose leggere e gonfie, e manda a fondo quelle pesanti e massicce.
Chi non applica nuovi rimedi dev'essere pronto a nuovi mali; perché il tempo è il più grande degli innovatori.
La pazienza è la virtù dei Morti. Perché i Forti, se si arrabbiano, ti fanno un mazzo così.
Ed è così che Isidore Ducasse è morto di rabbia, per aver voluto, come Edgar Poe, Nietzsche, Baudelaire e Gérard de Nerval, conservare la propria individualità intrinseca, invece di diventare, come Victor Hugo, Lamartine, Musset, Blaise Pascal, o Chateaubriand, l'imbuto del pensiero di tutti.
L'unica rabbia che posso provare è verso di me, quando non riesco a suonare quello che voglio.
Il tempo e la pazienza possono più della forza o della rabbia.
La vera, unica sfortuna: quella di venire alla luce. Risale all'aggressività, al principio di espansione e di rabbia annidato nelle origini, allo slancio verso il peggio che le squassò.
Non c'è alcun divertimento nell'odio quando tutta la rabbia risiede da una sola parte.
Non è l'essere arrabbiati che conta, è l'essere arrabbiati per le cose giuste.
Il miglior rimedio per la rabbia è l'indugio.
La rabbia che si manifesta ci mostra che non eravamo in sintonia con la nostra sensibilità più profonda. Quindi non dobbiamo reprimere la rabbia, bensì parlare con essa.