La vetta dell'ipocrisia si ha nel dichiarare di essere ipocriti.— Francesco Burdin
La vetta dell'ipocrisia si ha nel dichiarare di essere ipocriti.
La mia sfiducia incrollabile come nei credenti fanatici la fede.
Un Dio che non sia anche il Dio degli altri non è un Dio, è un idolo.
La televisione ha concesso a una moltitudine di individui la grazia di reputarsi intelligenti, cosa che i libri non avevano ottenuto in trenta secoli di scrittura. Ha anche prodotto una massa di dementi, operazione che i libri non erano mai riusciti a compiere.
Il lettore nutrito di buone letture diventa l'involontario ma impietoso testimone dei plagi di cui si nutrono i nuovi libri. Perciò è guardato con rancore dai giovani scrittori.
I giornali testimoniano ogni giorno come la più seria occupazione degli uomini sia sempre l'uccidere altri uomini.
Se ho una qualità è quella di saper scegliere i miei abiti mentali. Non posso assumere un modo di essere che non è il mio. Non riesco a fingere, a mordermi la lingua, a mettere su il disco dell'ipocrisia.
L'ipocrisia è l'omaggio che la verità rende all'errore.
Nessuno può a lungo avere una faccia per sé stesso e un'altra per la folla senza rischiare di non sapere più quale sia quella vera.
Il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto, l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto è un dio che è morto.
Lo sguardo della gente non osserva ma analizza l'ipocrisia che c'è nell'aria emana una gran puzza.
Che è mai la modestia? Un sentimento convenzionale, l'ipocrisia applicata all'auto-giudizio.
L'ipocrisia ci fa dire degli altri quel che vorremmo che gli altri dicessero di noi.
C'è molta ipocrisia in giro, molto falso perbenismo.
Tutte le persone incolte sono ipocrite.