Ragion contro forza non ha loco.— Francesco Petrarca
Ragion contro forza non ha loco.
I libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta di familiarità attiva e penetrante.
Il bel paese ch'Appennin parte e 'l mar circonda e l'Alpe.
I libri condussero alcuni alla saggezza, altri alla follia.
L'oro, l'argento, i gioielli, la ricca veste, il palazzo di marmo, il bel podere, i dipinti, il destriero dall'elegante bardatura, e le altre cose del genere, recano con sé un godimento inerte e superficiale; i libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi.
Ai terremoti non v'è rimedio alcuno. Se il cielo ci minaccia con le folgori, pure si trova scampo nelle caverne. Ma contro i terremoti non vale la fuga, non giovano nascondigli.
Quando oso essere potente, io uso la mia forza per servire la mia visione, poi diventa sempre meno importante se io abbia paura.
Il cavo viene rotto infine dal tiro più debole.
La rozzezza è l'imitazione della forza da parte dell'uomo debole.
Non tutto quel ch'è oro brilla, né gli erranti sono perduti; il vecchio ch'è forte non s'aggrinza, le radici profonde non gelano. Dalle ceneri rinascerà un fuoco, l'ombra sprigionerà una scintilla; nuova sarà la lama ora rotta, e re quei ch'è senza corona.
Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza.
Le passioni sulla cui origine ci inganniamo sono quelle che ci dominano più fortemente. I nostri stimoli più deboli sono quelli della cui natura ci rendiamo conto.
Quando non si è sinceri bisogna fingere, a forza di fingere si finisce per credere; questo è il principio di ogni fede.
Ero più forte quando ridevo della mia debolezza.
La compassione dei forti sta nello svegliare la gente dalle loro cecità. Per questo, è necessario essere un guerriero.
Le parole hanno una potenza dirompente, sono ciò che ci rende umani, vincono il tempo, la distanza, la morte.