Io ti consegno il mio universo.
Ho provato ad affogare i miei dolori, ma hanno imparato a nuotare.
Spero che l'uscita sia gioiosa e spero di non tornare mai più.
Il dolore non è parte della vita, può diventare la vita stessa.
Bellezza e bruttezza sono un miraggio perché gli altri finiscono per vedere la nostra interiorità.
L'angoscia e il dolore. Il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere.
Ogni essere è una nota nella sinfonia dell'universo. Sentirsi parte di questa armonia universale dà le vertigini. Il Tutto cosmico non cancella la nostra identità, bensì le dà valore.
Nella fisica moderna, l'universo appare come un tutto dinamico, inseparabile, che comprende sempre l'osservatore in modo essenziale. Nell'esperienza che se ne può avere i concetti tradizionali di spazio e di tempo, di oggetti isolati, e di causa ed effetto, perdono il loro significato.
Per un non iniziato, una pagina di una rivista di fisica sperimentale contemporanea risulta tanto misteriosa quanto un mandala tibetano. Entrambi sono registrazioni di indagini sulla natura dell'universo.
L'universo è tutto centro e tutto circonferenza.
Nell'universo cristallino della matematica vengono tese alla ragione le stesse trappole che nel mondo reale.
Il profondissimo desiderio di conoscenza dell'uomo è una giustificazione sufficiente per il persistere della nostra ricerca. E il nostro obiettivo non è niente di meno di una descrizione completa dell'universo in cui viviamo.
La prova che nell'universo esistono altre forme di vita intelligente è che non ci hanno ancora contattato.
Solo se riusciremo a vedere l'universo come un tutt'uno in cui ogni parte riflette la totalità e in cui la grande bellezza sta nella sua diversità, comincieremo a capire chi siamo e dove stiamo.
Se passi tutto il tuo tempo a pensare all'universo tendi a dimenticare i dettagli meno importanti. Tipo le mutande.
Amo il pezzo di terra che tu sei, perché delle praterie planetarie altra stella non ho. Tu ripeti la moltiplicazione dell'universo.