Ho bevuto perché volevo annegare i miei dolori, ma ora queste cose dannate hanno imparato a nuotare.
Il dolore non è parte della vita, può diventare la vita stessa.
Nessuno è separato da nessuno. Nessuno lotta per se stesso. Tutto è uno. L'angoscia e il dolore, il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere. La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all'intelligenza.
L'angoscia e il dolore. Il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere.
La vita scorre e apre sentieri che non si percorrono invano. Ma nessuno può trattenersi, liberamente a giocare su quel sentiero, perché ritarda o devia il viaggio atomico e generale.
Bellezza e bruttezza sono un miraggio perché gli altri finiscono per vedere la nostra interiorità.
Temo il dolore fisico in quanto penso che esso possa limitare la mia libertà. Ho paura di non saperlo sopportare.
Le lacrime non sono espresse dal dolore, ma dalla sua storia.
Niente rende tanto grandi, quanto un grande dolore.
Il dolore è il modo con cui il corpo si sbarazza della debolezza.
Come non vedere che null'altro la natura ci chiede con grida imperiose, se non che il corpo sia esente dal dolore, e nell'anima goda d'un senso gioioso sgombra d'affanni e timori?
Non sentire alcun dolore è equiparabile alla fine dei sentimenti; ciascuna delle nostre gioie è un patto con il diavolo.
È stupido strapparsi i capelli nel dolore, come se la pena fosse diminuita dalla calvizie.
Buttarsi intorno il dolore come un mantello.
Ci sono anche dolori di lusso, che recano lustro a chi li sopporta.
Quei soli che capiscono tutta l'amarezza dei dolori di spirito possono consolare gli afflitti.
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