Pretendere di essere amati è la presunzione più grande.— Friedrich Nietzsche
Pretendere di essere amati è la presunzione più grande.
Siamo come vetrine di noi stessi, continuamente, mettiamo in ordine, copriamo o mettiamo in mostra le pretese qualità che altri ci attribuiscono, e lo facciamo per ingannare noi stessi.
La virtù rimane il vizio più costoso: e deve rimanerlo.
Non è forse la vita cento volte troppo breve per annoiarvisi?
Donde vengono le montagne più alte? chiedevo in passato. E allora imparai che esse vengono dal mare. Questa testimonianza sta scritta nelle loro rocce e nelle pareti delle loro cime. Dall'abisso più fondo, la vetta più alta deve giungere alla sua altezza.
Un amico deve essere un maestro nell'arte di indovinare e nell'arte di tacere.
Se la presunzione è un difetto, la timidezza lo è pure.
Come si fa a credere che Dio esiste? E come si fa a credere che non esiste? Sia il credente che il non credente sono due presuntuosi. Non a caso presumono.
La nostra presunzione è tale che vorremmo essere conosciuti dal mondo intero e anche da quelli che verranno quando non ci saremo più. Ma siamo così vani che la stima di cinque o sei persone attorno a noi ci fa piacere e ci soddisfa.
Non provo compassione per i presuntuosi, perché penso che portino con sé i mezzi per consolarsi.
Che cosa diventa un presuntuoso, privo della sua presunzione? Provatevi a levar le ali ad una farfalla: non resta che un verme.
Ho venti difetti, ma la presunzione non è fra questi venti.
Siamo talmente presuntuosi che vorremmo essere conosciuti da tutta la terra, anche dalla gente che verrà quando non ci saremo più.
Non ho mai pietà dei presuntuosi, perché penso che portano con sé il loro conforto.
Nel coltivare sé stessi, non esiste la parola "fine". Chi si ritiene completo, in realtà, ha voltato le spalle alla Via.