Presunzione. Il rispetto di se stessi in coloro che non ci piacciono.
Ricchezza. I risparmi di molti nelle mani di uno solo.
Architetto. Persona che disegna un progetto della vostra casa e progetta disegni sul vostro denaro.
Alleanza: in politica internazionale, l'unione di due ladri che hanno le mani profondamente infilate nelle tasche l'uno dell'altro, per cui non possono tranquillamente derubare un terzo.
Zelo: malattia nervosa che colpisce talvolta i giovani e gli inesperti.
Oblio. Il cimitero della fama, dove si raffreddano tristemente le più accese speranze. Qui gli autori più ambiziosi incontrano la loro opera senza alcun orgoglio e si ritrovano a faccia a faccia con i colleghi di maggior successo senza provare invidia alcuna. Un dormitorio sprovvisto di sveglia.
Le idee generali e la gran presunzione sono sempre sul punto di causare enormi danni.
Non provo compassione per i presuntuosi, perché penso che portino con sé i mezzi per consolarsi.
La nostra presunzione è tale che vorremmo essere conosciuti dal mondo intero e anche da quelli che verranno quando non ci saremo più. Ma siamo così vani che la stima di cinque o sei persone attorno a noi ci fa piacere e ci soddisfa.
Quando si ama si è sovente molto presuntuosi.
Che cosa diventa un presuntuoso, privo della sua presunzione? Provatevi a levar le ali ad una farfalla: non resta che un verme.
Come si fa a credere che Dio esiste? E come si fa a credere che non esiste? Sia il credente che il non credente sono due presuntuosi. Non a caso presumono.
Nel coltivare sé stessi, non esiste la parola "fine". Chi si ritiene completo, in realtà, ha voltato le spalle alla Via.
Non ho mai pietà dei presuntuosi, perché penso che portano con sé il loro conforto.
Ho venti difetti, ma la presunzione non è fra questi venti.
Siamo talmente presuntuosi che vorremmo essere conosciuti da tutta la terra, anche dalla gente che verrà quando non ci saremo più.