Contro la noia anche gli dei lottano invano.— Friedrich Nietzsche
Contro la noia anche gli dei lottano invano.
Solo alla fine della conoscenza di tutte le cose, l'uomo avrà conosciuto sé stesso. Le cose infatti sono soltanto i limiti dell'uomo.
A volte uno rimane fedele a una causa solo perché i suoi avversari non cessano di essere insipidi.
Prima dell'effetto si crede a cause diverse da quelle cui si crede dopo l'effetto.
Vergognarsi della propria immoralità: è un gradino della scala, al termine della quale ci si vergognerà anche della propria moralità.
Il diavolo ha per Dio le prospettive più ampie, per questo si tiene lontano da lui il diavolo, cioè il più antico amico della conoscenza.
Farò tutto quel che è in mio potere per fare in modo che questa comunità non cada nelle mani di una mafia, anche se le persone che ne fanno parte fossero gente per bene, anche se fossero buoni amici miei.
Le lotte di classe dovrebbero svolgersi al circo allo scopo di proteggere l'arte.
La malattia va affrontata sul nascere.
La lotta è caotica eppure non si è soggetti al caos.
È sempre svantaggioso combattere contro chi non ha nulla da perdere.
L'uomo è, per sua natura, un essere che lotta per uno scopo, e poiché egli è stato creato così non può essere felice se non agisce come la sua natura richiede, da lottatore.
L'uomo che lotta per ciò che egli ritiene giusto, è libero.
Il problema del lottare per la libertà degli uomini è che uno spende gran parte del proprio tempo a difendere dei mascalzoni. Perché è in prima istanza contro i mascalzoni che vengono emesse le leggi oppressive e l'oppressione deve venire fermata all'inizio se la si vuole fermare davvero.
Signori miei, quando piove la merda, c'è molta gente che scappa e pochi altri che tengono duro, e qui Charlie affronta il fuoco mentre George si nasconde nelle mutande di papà.
Nella lotta, si conosce il soldato; solo nella Vittoria, si conosce il cavaliere.