Il futuro appartiene a chi ha la memoria più lunga.— Friedrich Nietzsche
Il futuro appartiene a chi ha la memoria più lunga.
L'uomo autentico vuole due cose: gioco e pericolo. Perciò vuole la donna, come il giocattolo più pericoloso.
Si "deve" dare il contraccambio, nel bene come nel male: ma perché proprio alla persona che ci fece del bene o del male?
In fondo è esistito un solo cristiano e questi morì sulla croce.
Quel che noi facciamo. Quel che noi facciamo non è mai compreso, ma sempre soltanto lodato e biasimato.
L'architettura è una specie di oratoria della potenza per mezzo delle forme.
Forse solo in paradiso l'umanità vivrà per il presente, finora è sempre vissuta d'avvenire.
Quanto più pensiamo a tutto quello che fu e che sarà, tanto più pallido ci diventa quel che è ora.
Il futuro entra in noi per trasformarsi in noi molto prima di essere accaduto.
Le decisioni di oggi sono le realtà di domani.
Se credete che dispiacersi o preoccuparsi abbastanza cambierà un evento passato o futuro, allora vuol dire che state su un altro pianeta con un differente sistema di realtà.
Noi diventiamo saggi non col ricordare il nostro passato, ma con la responsabilità per il nostro futuro.
Gli uomini vogliono essere padroni del futuro solo per poter cambiare il passato.
Non si può mai pianificare il futuro pensando al passato.
Se non sappiamo verso quale futuro ci sta conducendo il presente, come possiamo dire se questo presente è buono o cattivo, se merita la nostra adesione, la nostra diffidenza o il nostro odio?
Il futuro ci tormenta, il passato ci trattiene, è per questo che il presente ci sfugge.