Il futuro sta tutto nelle ginocchia degli dèi.
Appoggiato, nasce il valore persino nei molto vigliacchi.
Pittori e poeti hanno sempre goduto di un'eguale libertà di tutto osare.
Il fascino dell'ignoto domina tutto.
Vino pazzo che suole spingere anche l'uomo molto saggio a intonare una canzone, e a ridere di gusto, e lo manda su a danzare, e lascia sfuggire qualche parola che era meglio tacere.
Oltre sua possa, benché abbondi il voler, nessuno è forte.
Chi è soltanto in anticipo sul proprio tempo, dal suo tempo sarà raggiunto.
Molto tempo fa questo era il nostro futuro.
Erano momenti di pura felicità, quelli in cui mi raccontavo il mio futuro misterioso di scrittore. Una felicità così violenta e così perfetta da lasciarmi senza fiato.
Lo splendore della luna, colla sua luce,ha dilacerata la veste della notte; bevi vino,ché un momento simile non è possibile trovare;sii lieto e pensa che molti splendori di lunaverranno l'un dopo l'altro sulla faccia della terra.
Sorge all'orizzonte il contrario del mondo che veneriamo, e del mondo che viviamo e che siamo. Non resta, che o eliminare le nostre venerazioni o eliminare noi stessi. Quest'ultima cosa è il nichilismo.
Il futuro è già qui. Solo che non è ancora del tutto equamente distribuito.
Il cambiamento è una legge della vita e coloro che si ostinano a guardare sempre solo al passato o si concentrano unicamente sul presente possono essere sicuri di perdersi il futuro.
Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi, molto prima di essere accaduto.
È compito del futuro essere pericoloso; ed è tra i meriti della scienza l'equipaggiare il futuro per i suoi compiti.
Ogni futuro è incerto e più certo è il peggio.