Penso che il cinema sia molto più bello del teatro. Sono rimasto incastrato nel mio destino.
Con un'espressione sintetica si può dire che il cinema scientifico ci ha permesso di "vedere l'invisibile".
L'aereo è come il cinema, esistono solo errori umani. Un brutto film è un errore umano.
Al cinema preferisco la televisione. Non è lontana dal bagno.
La tv è il posto in cui si appare più piccoli. Il cinema quello dove si appare più grandi. Il teatro quello in cui si appare più veri.
Se un remake non è buono, nessuno vorrà vederlo. E, ribadisco, non fa mai del male al film originale.
Ad Hollywood mi sono trovato sia bene sia male. Ho lavorato con grandi produttori come la Disney ed ho imparato molto, ma non mi capacito di quanti soldi sprecano.
Nessuno dovrebbe andare al cinema se non crede agli eroi.
Mio padre mi portava al cinema di continuo. Mi ha raccontato del primo film che ha visto. È entrato in una sala buia e su uno schermo bianco ha visto un razzo volare nell'occhio dell'uomo nella Luna. Gli si è conficcato dentro. Ha detto che è stato come vedere i suoi sogni in pieno giorno.
Il cinema è l'unica forma d'arte che - proprio perché operante all'interno del concetto e dimensione di tempo - è in grado di riprodurre l'effettiva consistenza del tempo - l'essenza della realtà - fissandolo e conservandolo per sempre.
Il cinema è stato sempre uno dei miei più grandi sogni. Ci ho messo tutto l'impegno possibile ed ho raggiunto il mio obiettivo di vedermi come attrice.
Fare una scuola di teatro o di cinema, lavorare in tutti e due i settori, in entrambi gli spazi, è un arricchimento. Fa capire che il termine attore è comune ai due ambiti, ma le tecniche sono completamente diverse.
Il cinema è solo una moda passeggera. È il dramma in lattina. Il pubblico vuole vedere attori in carne ed ossa sul palcoscenico.
Le ristrettezze economiche teatrali moderne impongono di scrivere commedie con sempre meno personaggi.
Il teatro non è altro che il disperato sforzo dell'uomo di dare un senso alla vita.
Il piacere del teatro è decaduto non per la scomparsa di buoni attori ma perché la gente comune è apparsa a recitare negli uffici, nei ritrovi, nelle strade. Tutti si esibiscono come su un palcoscenico, orgogliosi della loro esistenza priva di valore.
Il teatro è per il pubblico e il pubblico non può essere esclusivamente benestante e privilegiato.
Il teatro non lo considero gay, non c'è il sesso: noi sulla scena siamo creature di cartone.
Si recita al cinema e in televisione per avere i soldi per fare teatro.
Noi del tribunale siamo fortunati, abbiamo un posto in prima fila nel teatro della vita.
La mia giovinezza è il periodo che ricordo più spesso, anche se non è stato facile, ma pieno di parole che si confondevano con il teatro.
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