Penso, dunque sono. Credo.
Si fa un gran parlare della violenza in televisione che genera a sua volta violenza nelle strade. Beh!, i programmi comici si sprecano in TV: il che provoca forse un aumento della comicità per le strade?
Non mi propinate queste stronzate sulla santità della vita, insomma, anche se esistesse una cosa de genere non penso sia qualcosa da imputare a Dio. Sapete da dove viene la santità della vita? Ce la siamo inventata noi. E sapete perché? Perché siamo vivi! Tornaconto personale.
Se Dio avesse voluto impedirci la masturbazione, ci avrebbe fatto le braccia più corte.
Sapete come si fa a capire quando una mosca scoreggia? Improvvisamente vola diritta.
Se c'è un dio, penso che le persone più ragionevoli potrebbero convenire che è come minimo incompetente e forse, dico forse, non gliene frega un cazzo.
Chi pensa in tutto come il suo secolo è necessariamente nell'errore.
Non si entra nel pensare affermando d'essere il migliore. Non cerchiamo la saggezza per eccellenza, ma per difetto.
Il pensatore somiglia molto al disegnatore che vuol riprodurre nel disegno tutte le connessioni possibili.
A volte anche il pensare danneggia la salute.
Ecco il grande errore di sempre: immaginarsi che gli esseri pensino ciò che dicono.
Per "pensiero" io intendo tutto l'insieme - pensato, sentito, il corpo, l'intera società coi suoi pensieri condivisi - è tutto un unico processo.
Il pensare è l'anima che parla a se stessa.
Si può essere qualcuno semplicemente pensando.
Che importa quello che faccio? Domandatemi quello che penso.
Accogli sempre l'opinione altrui, ma pensa a modo tuo.