La storia è sempre l'interpretazione del presente.
Il presente che è mai, se non un pollone del passato? (Come una pallottola forgiata, proiettata, se supera una certa linea continua ad avanzare, così il presente, interamente forgiato, proiettato dal passato.
Non puoi fuggire da quello che è stato. Puoi solo accogliere il tuo passato abbracciandolo, ma vivendo quello che è il tuo presente.
Quando arriva il tempo in cui si potrebbe, è passato quello in cui si può.
Il presente non è altro che la somma di ciò che si percepisce, si ricorda e si spera.
Come l'acqua dei fiumi quando lotta all'estuario contro la forza del mare, il tempo nuovo e quello vecchio si scontrano, si mescolano.
Già morta, già cosa, quando ancora dobbiamo viverla, la nostra epoca è sola nella storia e codesta solitudine storica influisce fin sulle nostre percezioni: ciò che noi vediamo "non ci sarà più"; si riderà delle nostre ignoranze, ci si indignerà delle nostre colpe. Quale risorsa ci rimane?
La vita non sarebbe degna di essere vissuta se mi preoccupassi del futuro così come faccio col presente.
L'integrale dei fuggenti attimi è l'ora.
Nel presente sono imperfetto ma nel futuro sarò trapassato.
Il presente si offre a noi solo per un secondo e poi elude i sensi.