Il passato e il presente sono i nostri mezzi; solo il futuro è il nostro fine.
Così non viviamo mai, ma speriamo di vivere, e preparandoci sempre a essere felici è inevitabile che non lo siamo mai.
L'eccitamento che un giocatore d'azzardo prova quando fa una scommessa è pari alla somma che potrebbe vincere moltiplicata per le probabilità di vincerla.
Gli animali non si ammirano a vicenda, un cavallo non ammira il suo compagno.
Se tutti gli ebrei fossero stati convertiti da Gesù Cristo, avremmo solo testimoni sospetti. Ma se fossero stati sterminati, non avremmo nessun testimone.
Non ama più questa persona che amava dieci anni fa. Lo credo: non è più la stessa, e neppure lui. Egli era giovane e anche lei: lei è del tutto diversa. Forse egli l'amerebbe ancora come era una volta.
È l'insieme della vita individuale che si deve chiamare 'destino' e non il futuro tangibile che, un'ora dopo l'altra, rimette tutto in discussione, e fa di noi dei derelitti o degli eroi.
C'è solo una vera tragedia nell'esistenza di una donna: il passato ha sempre il volto del suo amante, il futuro invariabilmente quello del marito.
Non penso mai al futuro. Arriva così presto.
Non so bene dove andrò né dove finirò, ma di certo sarà un posto vicino a una spiaggia, in modo da poter cominciare ogni giorno con la stessa tranquilla perfezione.
L'uomo dell'avvenire dovrà nascere fornito di un cervello e di un sistema nervoso del tutto diversi da quelli di cui disponiamo noi, esseri ancora tradizionali, copernicani, classici.
Così, a cavallo del nostro secchio, ci affacceremo al nuovo millennio, senza sperare di trovarvi nulla di più di quello che saremo capaci di portarvi.
Il presente è saturo del passato e gravido dell'avvenire.
Il futuro entra in noi per trasformarsi in noi molto prima di essere accaduto.
Il futuro giace addormentato negli esseri umani e deve solo essere svegliato. Esso è già nato.
Una generazione che ignora la storia non ha passato... né futuro.