Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato.— George Orwell
Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato.
Quando si ha la pancia vuota non ci si pone altro problema che quello della pancia vuota. È quando ci lasciamo alle spalle lo sfruttamento e la dura fatica che cominciamo davvero a porci domande sul destino dell'uomo e sulle ragioni della sua esistenza.
Ogni generazione pensa di essere più intelligente di quella che l'ha preceduta, e più saggia di quella che verrà dopo di lei.
Chi controlla il passato - diceva lo slogan del Partito - controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato.
Poiché i nostri pensieri sono fatui, la lingua diventa sgradevole e sciatta, ma la trascuratezza della lingua favorisce a sua volta la tendenza ad avere fatui pensieri.
Se volete farvi nemico un uomo, ditegli che i suoi mali sono incurabili.
La memoria rinnova l'angoscia della paura, il prevedere il futuro ce l'anticipa; nessuno è infelice solo per il presente.
Nello stesso momento guarda davanti e dietro.
Il nostro destino esercita la sua influenza su di noi anche quando non ne abbiamo ancora appresa la natura: il nostro futuro detta le leggi del nostro oggi.
Il nostro passato è solo memoria e il futuro è immaginazione. Entrambe le cose sono illusioni.
Che cosa si può, che cosa si deve fare di tutto il tempo che ci sta davanti, aperto e informe, lieve come una piuma nella sua libertà e pesante come il piombo nella sua incertezza?
Una generazione che ignora la storia non ha passato... né futuro.
Una spugna per cancellare il passato, una rosa per addolcire il presente e un bacio per salutare il futuro.
Si volge ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente.
Solo conoscendo il futuro puoi cambiare il presente.
Il futuro non è scritto. L'unico destino è quello che ci creiamo con le nostre mani.