È impazienza. Impazienza. Ecco cos'è il socialismo. Una furia dell'adesso.— George Steiner
È impazienza. Impazienza. Ecco cos'è il socialismo. Una furia dell'adesso.
Non è un vero lettore, non è un philosophe lisant, colui che non ha mai provato il fascino accusatore dei grandi scaffali pieni di libri non letti.
Il pensiero assoluto è antisociale, antigregario, forse autistico. È una lebbra che cerca l'isolamento.
Un nuovo atto di pensiero, un immaginare privo di precedenti discernibili, è l'ambizione, riconosciuta o meno, degli scrittori, dei pittori, dei compositori, dei pensatori.
L'atto di lettura è autentico soltanto quando conosciamo integralmente un autore, quando esaminiamo con sollecitudine particolare, anche se un po' irritata, i suoi "fallimenti" per elaborare una nostra visione personale della sua presenza.
Il motivo sottinteso di molti socialisti, credo, è semplicemente un senso ipertrofico dell'ordine. L'attuale stato di cose li offende non perché causi miseria ma perché è disordinato; ciò che essi fondamentalmente desiderano, è ridurre il mondo a qualche cosa che assomiglia una scacchiera.
Il socialismo è lirico, il comunismo epico; la differenza è tutta qui.
La lotta alla miseria deve essere condotta dal Governo, mentre la ricerca della felicità deve essere lasciata all'iniziativa privata. In altre parole bisogna essere socialisti al vertice e liberi imprenditori alla base.
È un'idea socialista che realizzare profitti sia un vizio, io ritengo che il vero vizio sia realizzare perdite.
Il socialismo, al nostro tempo, non è una conquista dei socialisti; il socialismo moderno è il figlio degenere del capitalismo. E così sarà negli anni a venire.
Al pari del buddhismo, il socialismo è stato un movimento di massa "religioso", il quale, pur parlando in termini secolari e atei, mirava alla liberazione dell'umanità dall'egoismo e dalla brama di possesso.
Il socialismo avrà valore solo in quanto condurrà all'individualismo.
Il socialismo nacque direttamente dal capitalismo: esso è calcolo, sorveglianza, controllo. Il comunismo deve nascere dal socialismo: gli è superiore.
Il vizio inerente al capitalismo è la divisione ineguale dei beni, la virtù inerente al socialismo è l'eguale condivisione della miseria.
Il socialismo è portare avanti tutti quelli che sono nati indietro.