Uccidendo i suoi ebrei, l'Europa si è suicidata.— George Steiner
Uccidendo i suoi ebrei, l'Europa si è suicidata.
Pensare è sommamente nostro; sepolto nella privatezza più intima del nostro essere, È anche il più comune, usurato, ripetitivo degli atti. Questa contraddizione non può essere risolta.
L'atto di lettura è autentico soltanto quando conosciamo integralmente un autore, quando esaminiamo con sollecitudine particolare, anche se un po' irritata, i suoi "fallimenti" per elaborare una nostra visione personale della sua presenza.
Quando le fantasie della religione e la loro perversione affine toccano le pulsioni dell'inconscio, il mostruoso non è distante.
Il grande filosofo è quello il cui discorso, per modo di dire, viene vissuto intimamente di generazione in generazione.
Gli ebrei sono costretti a contemplare, se non ad accettare o a razionalizzare, l'atroce paradosso della loro colpevolezza innocente, il fatto che sono stati loro a rappresentare nella storia occidentale l'occasione, la possibilità ricorrente per il gentile di diventare meno che umano.
Essere ebreo è una condizione umana estrema, terribile e insondabile; una condizione di cui l'occidentale ha paura; e noi sappiamo che si ha paura di ciò che sta dentro di noi, non di ciò che ci è estraneo.
Dovranno esserci ancora ebrei quando l'ultimo ebreo sarà sterminato.
La patria dell'ebreo sono gli altri ebrei: perciò egli combatte per essi come pro ora et focis, e non vi è comunità sulla terra così salda come la loro.
Gli ebrei sono il popolo eletto del loro dio, ed egli è il dio eletto del suo popolo: e per il resto questo non interessa niente a nessuno.
Gli ebrei, se sono buoni, sono migliori, se cattivi, peggiori dei cristiani.
Il giudaismo e le sue due principali note a piè di pagina, il cristianesimo e il socialismo utopico, discendono direttamente dal Sinai, e anche gli ebrei erano solo un piccolo gruppo disprezzato e perseguitato.
L'ebreo è esule: e noi crediamo di non esserlo?
Non sono i sei milioni di ebrei che mi preoccupano, è che i record sono fatti per essere battuti.