L'insegnare non è quasi altro che assuefazione.— Giacomo Leopardi
L'insegnare non è quasi altro che assuefazione.
Lo sventurato non bello, e maggiormente se vecchio, potrà esser compatito, ma difficilmente pianto. Così nelle tragedie, ne' poemi, ne' romanzi ec. come nella vita.
La letteratura francese si può chiamare originale per la sua somma e singolare inoriginalità.
L'animo umano è sempre ingannato nelle sue speranze, e sempre ingannabile: sempre deluso dalla speranza medesima, e sempre capace di esserlo: aperto non solo, ma posseduto dalla speranza nell'atto stesso dell'ultima disperazione.
La più sublime, la più nobile tra le Fisiche scienze ella è senza dubbio l'Astronomia. L'uomo s'innalza per mezzo di essa come al di sopra di sé medesimo, e giunge a capire la causa dei fenomeni più straordinari.
Chi sa ridere è padrone del mondo.
Si insegna alle persone come ricordare, non s'insegna mai loro come svilupparsi.
Noi, nel nostro sistema educativo, abbiamo gravato la memoria d'un peso di fatti sconnessi, e con fatica tentato di impartire il nostro sapere laboriosamente acquisito. Insegniamo alla gente a ricordare, non le insegniamo mai a crescere.
Durante i miei nove anni alle scuole superiori non sono riuscito a insegnare niente ai miei professori.
In definitiva, ha qualcosa da insegnare solo chi non vuole insegnare.
Il buon insegnamento è per un quarto preparazione e tre quarti teatro.
Chi può, fa. Chi non può, insegna.
C'è un duplice vantaggio nell'insegnare, perché, mentre si insegna, si impara.
Tu insegni meglio ciò che più hai bisogno di imparare.
E' l'arte suprema dell'insegnante, risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza.