L'ubbriachezza è madre dell'allegrezza.— Giacomo Leopardi
L'ubbriachezza è madre dell'allegrezza.
Tasso: Che rimedio potrebbe giovare contro la noia? Genio: Il sonno, l'oppio, e il dolore. E questo è il più potente di tutti: perché l'uomo, mentre patisce, non si annoia per niuna maniera.
Chi ha coraggio di ridere, è padrone del mondo, poco altrimenti di chi è preparato a morire.
Chi vuole o dee vivere in un paese, conviene che lo creda uno dei migliori della terra abitabile; e lo crede tale. Gli uomini universalmente, volendo vivere, conviene che credano la vita bella e pregevole; e tale la credono; e si adirano contro chi pensa altrimenti.
L'egoismo è sempre stata la peste della società e quando è stato maggiore, tanto peggiore è stata la condizione della società.
La schiettezza allora può giovare, quando è usata ad arte, o quando, per la sua rarità, non l'è data fede.
Si riesce a fingere bene di essere ubriachi soltanto se si è bevuto molto vino.
L'ubriachezza è un suicidio temporaneo.
L'ubriachezza è una vera sepoltura dello spirito dell'uomo, e del suo discernimento.
È meglio dormire con un cannibale sobrio che con un cristiano ubriaco.
Un uomo che si rende ridicolo quando è ubriaco non possiede l'arte dell'ubriacarsi.
Un ubriaco è molto più felice d'un astemio ed è per questo che molti infelici si danno al bere.
L'ubriachezza non è altro che una pazzia volontaria.
Ogni ubriacone è la temperanza stessa, quando beve acqua.
È sempre difficile discorrere con un ubriaco; inutile negarlo, chi non ha bevuto si trova in uno stato d'inferiorità.
Se vuoi sapere dov'è Dio, chiedilo a un ubriaco.