Quando nessuno crede in te, sei tu che devi credere in te stesso!
Di notte steso sul letto ascolto i battiti e so che non sono miei, ma i suoi, cuciti nel mio petto. Così sento di essere in due. Quello che vedo, assaggio, odoro, tocco, ascolto, glielo racconto.
Se noi bruciamo, voi bruciate con noi!
Secondo un detto, ogni uomo viene al mondo condannato a morte. L'ora e il modo dell'esecuzione sono sconosciuti. E forse è proprio così che deve essere.
La sofferenza accresce la forza interiore; il desiderio di soffrire fa scomparire la sofferenza.
Nessuno sapeva ciò che sapevano loro, qui, nell'ultimo minuto di chiarezza prima della fine di tutto.
Dove sei nella consapevolezza ha tutto a che fare con ciò che vedi nell'esperienza.
Essere immortale è cosa da poco: tranne l'uomo, tutte le creature lo sono, giacché ignorano la morte; la cosa divina, terribile, incomprensibile, è sapersi immortali.
L'occidente deve avere la consapevolezza della superiorità della sua civiltà che ha garantito benessere largo e il rispetto dei diritti umani, di quelli religiosi, che non c'è nei paesi islamici, il rispetto dei diritti politici.
Solo gli africani che hanno fatto l'università, che hanno conosciuto il mondo, che hanno imparato a leggere e visto film, solo loro hanno capito l'opportunità, offerta dalla decolonizzazione, di ottenere un rapido progresso materiale e di accumulare ricchezze e privilegi.
L'unica libertà concessa è resistere con dignità fino al capolinea, giocando come il gatto con il topo, consapevoli però di essere il topo, non il gatto, e di non avere scampo. Cercare di divertirsi, almeno. E poi scendere, soddisfatti. Almeno un poco. Capolinea.