Di là dal vetro il silenzio, l'immobilità assoluta, la pace.
Chi corre dietro al pubblico, vuol dire che dentro di sé non ha niente.
La natura e la storia, in Italia, sono così tanto apparentate fra di loro che sarebbe impossibile separarle. Il territorio nella sua configurazione naturale è praticamente inesistente; nel tempo, in tutto il paese, la natura è stata rimodellata o quanto meno segnata dal lavoro dell'uomo.
Venezia soffre soprattutto delle conseguenze di una cultura che tende ad estrapolarla, a farne qualcosa che non appartiene più alla vita, ma soltanto ai sogni dei poeti.
Il cimitero era un vastissimo campo recintato, ai piedi dei bastioni della città. Le lapidi parevano poche per quello spazio; si notavano più fitte soltanto nel tratto di verde dove cadeva l'ombra del muro di cinta.
Dal che si vede che, dal fondo della miseria, gli agi e i piaceri della vita, in sé vani e caduchi, possono acquistare un valore spirituale vero e proprio.
Troppe persone sono convinte che il silenzio sia un vuoto da riempire a tutti i costi, anche se non c'è niente di importante da dire.
Il silenzio è d'oro quando non riesci a pensare ad una buona risposta.
Bisogna concentrare l'attenzione dello spirito, non lasciarsi assorbire dalla vita di superficie, stabilire in ogni giornata una zona di silenzio, affinare la sensibilità dell'anima.
Vi è una loquacità che non dice nulla e vi è un silenzio che dice molto.
Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche.
Il silenzio dà alle donne la grazia che loro si addice.
Oggi la parola «casino» è sinonimo di «chiasso», eppure, credetemi, non esiste al mondo luogo più silenzioso di un casino durante le prime ore del mattino: le ragazze dormono, il telefono non squilla, i clienti non possono entrare e tutto è silenzio.
Due amici in silenzio a volte dicono di più che con mille parole.
O taci, o di' cose migliori del silenzio.
La vera musica è il silenzio. Tutte le note non fanno che incorniciare il silenzio.