La solitudine è indipendenza: l'avevo desiderata e me l'ero conquistata in tanti anni. Era fredda, questo sì, ma era anche silenziosa, meravigliosamente silenziosa e grande come lo spazio freddo e silente nel quale girano gli astri.
— Hermann Hesse
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La nostra interpretazione
Hermann Hesse esplora la natura della solitudine in questa riflessione, presentando l'idea che essa non è solo un isolamento fisico o emotivo, ma piuttosto una condizione di libertà e indipendenza. La scelta consapevole dell'autore per vivere da sola suggerisce il valore intrinseco della solitudine come uno spazio protetto in cui la mente può esplorare senza interferenze esterne, un luogo dove l'individuo è libero di pensare e riflettere. La metafora dello spazio cosmico sottolinea questa idea: proprio come gli astri che orbitano nel silenzio dell'universo infinito, la solitudine offre una quiete profonda in cui le idee possono brillare senza distrazioni o pressioni sociali.