Celeste paölotta.— Giosuè Carducci
Celeste paölotta.
Colui che potendo dire una cosa in dieci parole ne impiega dodici, io lo ritengo capace delle peggiori azioni.
Oh qual caduta di foglie, gelida, continua, muta, greve, su l'anima! io credo che solo, che eterno, che per tutto nel mondo è novembre.
Ai giudizi dei nemici vuolsi avere sempre la debita osservanza.
Chi riesce a dire con venti parole ciò che può essere detto in dieci, è capace pure di tutte le altre cattiverie.
L'arte e la letteratura sono l' emanazione morale della civiltà, la spirituale irradiazione dei popoli.
Luna, tu parli solamente a chi è innamorato chissà quante canzoni ti hanno già dedicato ma io non sono come gli altri per te ho progetti più importanti.
Cala la luna e io non spero, l'illusione è il lusso della gioventù.
Io considero sempre la luna come l'occhio stesso di Dio che mi inviti in tono serio d'avvertimento: «Vieni, vieni nella dimora del tuo Padre celeste».
Signora Luna che mi accompagni per tutto il mondo puoi tu spiegarmi dov'è la strada che porta a me? Forse nel sole, forse nell'ombra così per esser, ombra nel sole, luce nell'ombra, sempre per me.
Fredda è la mano, le ossa e il cuore. Freddo è il corpo del viaggiatore. Non vede quel che il futuro gli porta quando il sole è calato e la luna è morta.
Tramontata è la luna, tramontate le Pleiadi. È a mezzo la notte; trascorre il tempo; io dormo sola.
Solo lo scienziato è vero poeta: ci dà la luna, ci promette le stelle, ci farà un nuovo universo se sarà il caso.
La luna è come la libertà: sta in cielo e in fondo al pozzo.
Se c'è qualcosa che non ti va... dillo alla Luna! Può darsi che porti fortuna... dirlo alla Luna!
Se il Sole e la Luna dovessero dubitare Subito si spegnerebbero.